L’avvicinarsi del Natale crea sempre un’atmosfera particolare: le città e le case si vestono a festa, i bambini si entusiasmano per l’albero da decorare e il presepe da allestire, profumo di burro e cannella si sprigiona dalle cucine.
A qualcuno questo piace tanto e scalda il cuore, per altre persone invece il Natale è fastidioso perchè significa nostalgia, solitudine, e molto spesso delusione.
In effetti è un appuntamento che arriva inesorabile, scandisce gli anni, e il “regalo” più atteso, per qualcuno non arriva mai. Un fidanzato, un figlio, un nuovo lavoro, una nuova casa, più soldi nel conto corrente. E così ci si deprime e ci si sente frustrati perché ciò che ci si aspetterebbe non arriva mai.
Ma prova a pensare… e se fossi tu il regalo da scartare? Sì proprio tu!
Se invece di pensare che sia qualcosa di esterno che debba cambiare per renderti felice, perché non provi a cambiare sguardo?
Come puoi tu oggi renderti felice? Quale passo puoi compiere verso la felicità? C’è qualcosa che ti piace fare e non fai da tempo? Non pensare in grande, pensa alle piccole cose, talmente piccole che spesso non ce le concediamo mai: una passeggiata all’aperto, una tazza della tua tisana preferita, un cibo che ti piace ma che non cucini da tempo, andare a trovare una persona cara… quella cosa che vorresti fare ma rimandi da tempo. Un piccolo piacere che ti puoi concedere oggi. Il problema è che spesso il piacere siamo abituati a dovercelo meritare. E invece, prova a pensare che tu meriti di godere di un momento di felicità e piacere non perché hai fatto qualcosa, ma perché sei. Perché ci sei, perché esisti, e questo basta.
Tu meriti la tua felicità oggi. Scarta il regalo che la vita ti offre oggi.
Il Natale infatti è anche la tua festa, perché è la ricorrenza di una nascita, di una venuta al mondo. Potremmo dire in senso laico che è la festa della vita: della mia, della tua, della vita di ciascuno di noi. Riesci a vederlo come un regalo la tua vita? O ti disprezzi, ti sottovaluti, ti svaluti?
Non credi che invece di aspettare da fuori un cambiamento non sia meglio iniziare a guardarti con occhi nuovi? E se invece non fossi poi così male? E se invece per qualcuno fosse preziosa, importante, la tua presenza? E se per qualcuno fosse importante un tuo sorriso, magari proprio per quella tua collega musona… o per quella persona che incontri tutte le mattine sull’autobus… e se ci fosse un gesto di gentilezza o tenerezza che solo tu oggi puoi fare?
Allora non ti accorgeresti soltanto del dono che sei, ma saresti anche un regalo per qualcuno, anche solo per un attimo.
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