Giulia Cavicchi

07 Marzo 2019

Nessun commento

Erotica e materna

Carissime donne,

questo articolo vuole essere un regalo per voi. Il regalo è suggerirvi di prendervi il tempo per leggere un libro che parla di femminilità in un modo davvero interessante e arricchente. Il titolo l’ho rubato per dare il nome a questo articolo, dunque si chiama Erotica e materna. Viaggio nell’universo femminile ed è scritto da Mariolina Migliarese, neuropsichiatra infantile e psicoterapeuta, nonché madre di sei figli.

Se volete conoscerla e avere un primo approccio con lei vi consiglio di di ascoltare questo suo intervento https://www.youtube.com/watch?v=O4MCYRLpWaI all’evento TEDx Milano Women di qualche anno fa. È un video di 17 minuti, quindi si può ascoltare anche mentre si stira o si prepara la cena. Se poi vi piace e decidete di investire parte del vostro, poco, tempo libero per leggere il suo libro credo che non ve ne pentirete.

Già, perché avrete l’opportunità di “fare il punto” su di voi e sulle vostre relazioni più importanti.

Il nocciolo della questione, secondo l’autrice è equilibrare e integrare in noi questi due aspetti della nostra femminilità, la parte erotica e la parte materna, aspetti che sono entrambi necessari e che danno il meglio di sé solo se coesistono.

Cosa si intende per parte erotica? Ciò che in noi donne ha a che fare con il desiderio, l’autonomia, il rispetto di sé, la capacità di mantenere una buona autostima. Al positivo si esprime nel desiderio e nella capacità di essere belle, di fare scelte per sé e di portare avanti i propri progetti, la capacità di investire positivamente il  nostro corpo e la nostra mente, nel piacere nell’avere cura di sé, nella capacità di proteggersi e di stabilire con gli altri le giuste distanze, tutelando gli spazi necessari al nostro equilibrio.

La parte materna invece riguarda tutto ciò che rende noi donne capaci di accettare e curare i legami, senza sentirci sopraffatte dai vincoli e dalla generosità che richiedono; è qui che rientra la capacità femminile di prendersi cura degli altri, la sensibilità al bisogno, la creatività con cui una donna sa nutrire affettivamente le persone che ama.

L’una e l’altra, senza un reciproco bilanciamento, rischiano delle storpiature che rendono la vita difficile a noi stesse in primis, ma anche e a chi ci sta vicino!

Infatti, se la parte erotica non è equilibrata dalla polarità materna, vira facilmente verso l’ egocentrismo, la vanità, l’autoreferenzialità infantile. Viceversa, se la parte materna non è sufficientemente integrata da quella erotica, rischia di diventare una condanna per chi ci sta vicino perché volge al tenere sotto controllo e arriva a negare una vera libertà all’altro.

Che risonanze ha avuto in voi leggere questi spunti di riflessione tratti dal libro? Vi riconoscete come donne nei tratti erotico e materno?

Su quale parte avete bisogno di lavorare per equilibrare l’altra?

Infine, buona festa delle donne, perché festeggiare non vuol dire solo rivendicare i nostri diritti e chiedere che la nostra presenza nel mondo sia riconosciuta nella sua importanza. Festeggiarci credo significhi che noi per prime siamo chiamate a dare il meglio di noi al mondo, che noi per prime siamo chiamate a diventare la migliore versione di noi stesse, e allora non avremo bisogno che siano gli altri a riconoscerci il nostro posto nel mondo, perché ce lo saremo già prese!