Giulia Cavicchi

20 Marzo 2020

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Quarantena, anche occasione di intimità

Il momento che stiamo vivendo è davvero particolare. Per fortuna nel paese in cui vivo, per ora non sono ancora stati segnalati casi di contagio, e questo mi rende più tranquilla, ma mi piange il cuore vedere la situazione gravissima di altre zone d’Italia, anche molto vicine.

Per chi, come me, ha la fortuna di non avere una situazione grave di cui occuparsi, per cui piangere e soffrire, credo che questo tempo di quarantena possa rivelarsi davvero prezioso.

Ci permette di fermarci e, quando ci fermiamo, possono accadere tante belle cose.

Possiamo entrare più in contatto con noi stessi, con i nostri pensieri e sentimenti e, se questo ci può fare un po’ paura, d’altro canto è invece una grande opportunità per conoscersi meglio ed entrare in intimità con sé stessi.

Prendiamoci allora il tempo per soffermarci con noi stessi, di godere della nostra stessa compagnia, di chiederci come stiamo e come ci sentiamo, cosa si muove dentro di noi in questo periodo della vita, di cosa siamo grati e di cosa siamo preoccupati, accogliamo le nostre emozioni come una parte di noi che ha bisogno di essere ascoltata, e forse a volte consolata e rassicurata. Ma approfittiamo anche di questa occasione per nutrire la nostra persona di ciò che ci fa stare bene… forse nella frenesia della quotidianità molti di noi si sentono addirittura in colpa a prendersi del tempo per sé, perché è come se non fosse contemplato, come se il tempo valesse solo per quanto si produce. Ora invece, abbiamo l’occasione di riprenderci il tempo come piacere, il tempo che vale perché goduto, magari leggendo un bel libro o preparando una cena con cura.

Se siamo in coppia poi, e i nostri ritmi di lavoro sono rallentati, o ci ritroviamo più insieme perché abbiamo la fortuna di lavorare da casa, è un tempo irripetibile per curare e nutrire la nostra intimità di coppia. L’intimità che si consolida perché abbiamo più tempo per parlare, non solo dell’organizzazione familiare, ma anche di noi due, magari scambiandoci ciò che è emerso dall’ascolto di noi stessi più in profondità; l’intimità che passa anche dal riscoprirsi: passando più tempo insieme infatti, abbiamo l’occasione non solo di vedere l’altro sotto punti di vista diversi, di vederlo in situazioni cui non siamo più abituati, ma anche di riscoprire la nostra relazione, ritrovandoci o più uniti o più distanti di quanto credessimo e, se più distanti, abbiamo l’opportunità per riavvicinarci, anche fisicamente. Per quanto mi riguarda, io e mio marito stiamo passando moltissimo tempo insieme nella quotidianità, come forse non è mai accaduto, e lo accogliamo come un “regalo” inaspettato.

Infine, per le famiglie, questo tempo di quarantena senza impegni, senza calcio, danza, catechismo, inglese, chitarra e è davvero prezioso per curare le relazioni con i figli. Può essere anche molto difficile, ma è un tempo irripetibile da passare con loro, per approfondire la relazione reciproca, per rinnovare il dialogo, per farci conoscere meglio e conoscerli meglio. Come genitori allora, se ci mettiamo nell’atteggiamento non di dover riempire il tempo, ma di viverlo come tempo prezioso, possiamo tirar fuori il meglio di noi. Usiamo queste giornate per giocare insieme, lasciamoci guidare dalla fantasia e creatività dei nostri figli, resistiamo il più possibile al facile riempitivo offerto da tv, tablet e via dicendo, e piuttosto tiriamo fuori le fotografie, raccontiamo loro le storie di famiglia, narriamo le favole che ci raccontavano i nostri nonni, sperimentiamo insieme cose nuove, organizziamo serate alternative e divertenti, lasciamo loro il tempo e lo spazio per utilizzare e sviluppare l’immaginazione, e dedichiamoci ad ognuno di loro come non avremo più la possibilità di fare.

Rendiamo questo tempo un ricordo indimenticabile, memoria emotiva indelebile legata al piacere e alla gioia di stare insieme.